Presicce e feudi dipendenti considerati fra i più poveri del Salento, per la natura calcarea del terreno, divenne il comune più ricco di tutto il capo di Leuca, centro commerciale di primo piano, imponendosi su tutti i mercati per la produzione dell’olio, vino, bestiame da macello, lane grezze e lavorate e formaggi. La Presicce invisibile, quella sotterranea dei fiabeschi antri dei trappetari aveva portato il progresso alla nuova Presicce delle vie ampie e soleggiate, palazzi fortificati, nuove chiese e cappelle, colonne votive, complesso di una comunità borghese colta e lungimirante, alleata del popolo che non sapeva piegarsi ai capricci dei soliti baroni tirannelli.

C. Sigliuzzo